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"Le finte inaugurazioni di Toti e i danni alla salute delle donne"

La nota della candidata del PD al Consiglio Regionale Francesca Castagna: "Si inaugura, ma si tace su molto altro di quanto riguarda le attività sanitarie a favore delle donne".

La candidata del PD al Consiglio Regionale Francesca Castagna La candidata del PD al Consiglio Regionale Francesca Castagna

"L'esasperazione degli operatori sanitari dell'Asl 5 è tale che, nonostante i ricatti della direzione aziendale, il personale parla e sfoga la propria amarezza", così Francesca Castagna candidata del Partito Democratico al Consiglio Regionale.

"Da quando è iniziata la lunga campagna elettorale di Toti l'imperativo categorico è non disturbare il manovratore, mettendo in sordina ogni problema e tacendo su ogni disfunzione, a qualunque prezzo.

L'importante è fare pubblicità al Presidente e, per farlo bene, che cosa c'è di meglio di una bella inaugurazione? Inaugurare qualunque cosa, magari anche quello che esiste già da tempo.

Giovedì 27 agosto sarà la volta della Brest Unit (struttura dedicata alla neoplasia della mammella), creata dalla precedente Amministrazione nel 2014, con tutti i requisiti di personale e mezzi, che l'attuale gestione ha poi ridotto all'osso.

Oggi viene trasferita dalla Casa della Salute di Bragarina a quella di via XXlV maggio, in spazi più consoni, predisposti allo scopo dalla precedente amministrazione e negati fino ad oggi nonostante le pressanti richieste delle associazioni femminili, che li sapevano inutilizzati.

Orbene, l'inspiegabile ritardo è stato causato dall'ennesimo braccio di ferro tra la componente leghista della Direzione aziendale, che voleva la struttura in ospedale, e quella totiana che la riteneva meglio collocata sul territorio.

Per le stesse ragioni di bottega si è espletato e poi bloccato il concorso per il primario ginecologo, lasciando un reparto fondamentale per la salute di madre e bambino in gravissime difficoltà e con una inevitabile fuga verso altri ospedali.

Una storia che tutti conoscono e che si perpetua quotidianamente, creando sconcerto tra i dipendenti, chiamati a continui attestati di fede ora all'una, ora all'altra componente politica.

Si inaugura, ma si tace su molto altro di quanto riguarda le attività sanitarie a favore delle donne, come lo screening mammografico.

A conti fatti mancano all'appello circa 18.000 esami per l'anno 2020, che, secondo le stime epidemiologiche corrispondono a circa 70 tumori non diagnosticati. Che cosa si sta facendo per recuperare gli esami persi? Le altre ASL liguri sono già ripartite ma non ASL5. Lo stesso dicasi per i PAP test.

L'unica cosa da inaugurare è una nuova stagione di politiche sanitarie credibili, frutto di competenze e di dedizione a ciò che di più caro possediamo. Il diritto alla salute".

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