A seguito degli ultimi disastri idraulici ed idrogeologici causati in Liguria ed in Italia dal maltempo, ma con il concorso di politici/amministratori corrotti , da tecnici incapaci e da ditte colluse, o si aprono, per questi Signori, le porte delle patrie galere o al cittadino rimangono due soluzioni: "ribellarsi" o rassegnarsi a vivere in uno stato di paura.
Paura che va a sommarsi alle altre paure sociali create dal "sistema". Colpite : Genova, Carrara, Chiavari tanto per rimanere in zona. Graziata a questo giro la Val di Magra, ma fino a quando? Tutta la vallata è sotto stress dal 2000 (da ben 14 anni), non se la passano meglio la Val di Vara e le Cinque Terre. Quattordici anni di interventi "tampone" che non risolvono i problemi alla radice. Nel Comune di Ameglia Bocca di Magra e Fiumaretta sono ancora a rischio altissimo. Nonostante tutto quello che è successo e sta succedendo, non un solo amministratore è finito sul banco degli imputati, nessun presidente di questo o di quello ente, nessun tecnico o dirigente dei tanti uffici che dovrebbero vegliare sulla nostra sicurezza idraulica ed idrogeologica. Tutti rimangono incredibilmente al loro posto, anzi vengono premiati. Ci uniamo a tutti quelli che a gran voce chiedono intanto le dimissioni dei Sindaci da Genova a Carrara, chiediamo che la Magistratura apra fascicoli a carico anche di passati e presenti (se coinvolti) amministratori e tecnici, perché la colpa del solo maltempo, delle sole bombe d'acqua, delle piogge anomale, oramai è una scusa per giustificare anni di inerzia e di vergognosa gestione del territorio. In Val di Magra e non solo da circa 70 anni governa la sinistra e non ce lo siamo inventati noi. Per quello che è successo a Carrara, per esempio, non ci sono alternative: "o si incompetenti, o si è complici, o si è ladri". Lo ha detto il Presidente della Regione Toscana, di sinistra, non uno qualsiasi, per cui si presume conosca molto bene: metodi, sistemi di gestione, meccanismi di persone politicamente della sua stessa area politica. Poi c'è la questione e gestione delle "allerte", ma questa è un'altra storia.
A seguito degli ultimi disastri idraulici ed idrogeologici causati in Liguria ed in Italia dal maltempo , ma con il concorso di politici/amministratori corrotti , da tecnici incapaci e da ditte colluse, o si aprono, per questi Signori, le porte delle patrie galere o al cittadino rimangono due soluzioni: “ribellarsi” o rassegnarsi a vivere in uno stato di paura. Paura che va a sommarsi alle altre paure sociali create dal “sistema”. Colpite : Genova, Carrara, Chiavari tanto per rimanere in zona. Graziata a questo giro la Val di Magra, ma fino a quando? Tutta la vallata è sotto stress dal 2000 (da ben 14 anni), non se la passano meglio la Val di Vara e le Cinque Terre. Quattordici anni di interventi “tampone” che non risolvono i problemi alla radice. Nel Comune di Ameglia Bocca di Magra e Fiumaretta sono ancora a rischio altissimo. Nonostante tutto quello che è successo e sta succedendo, non un solo amministratore è finito sul banco degli imputati, nessun presidente di questo o di quello ente, nessun tecnico o dirigente dei tanti uffici che dovrebbero vegliare sulla nostra sicurezza idraulica ed idrogeologica. Tutti rimangono incredibilmente al loro posto, anzi vengono premiati. Ci uniamo a tutti quelli che a gran voce chiedono intanto le dimissioni dei Sindaci da Genova a Carrara, chiediamo che la Magistratura apra fascicoli a carico anche di passati e presenti (se coinvolti) amministratori e tecnici, perché la colpa del solo maltempo, delle sole bombe d’acqua, delle piogge anomale, oramai è una scusa per giustificare anni di inerzia e di vergognosa gestione del territorio. In Val di Magra e non solo da circa 70 anni governa la sinistra e non ce lo siamo inventati noi. Per quello che è successo a Carrara, per esempio, non ci sono alternative: “o si incompetenti, o si è complici, o si è ladri”. Lo ha detto il Presidente della Regione Toscana, di sinistra, non uno qualsiasi, per cui si presume conosca molto bene: metodi, sistemi di gestione, meccanismi di persone politicamente della sua stessa area politica. Poi c’è la questione e gestione delle “allerte”, ma questa è un’altra storia.