In una regione come la nostra, anagraficamente anziana, dove per l'assistenza sanitaria e sociale ai disabili per malattie gravi si devono aggiungere i malati cronici in ragione dell'età media elevata, le risorse da destinare al welfare a seguito anche delle politiche di risparmio e tagli decisa da tutti i governi ormai da diversi anni, risultano spesso insufficienti (nonostante gli sforzi e i risultati compiuti dalla attuale Giunta Regionale, per esempio è di questi giorni il varo di finanziamenti ad hoc per progetti di vita più indipendente attraverso una maggiore autodeterminazione e conduzione delle attività quotidiane, mobilità, attività scolastiche e formative, lavorative e sportive) e conseguentemente non per tutti i disabili vengono realizzati adeguati interventi per la loro piena integrazione sociale, costringendo le associazioni di categoria a continue rimostranze per ottenere il riconoscimento dei proprio diritti, associazioni di categoria che ricordiamolo, operano in solitudine e sono costrette con fatica a fronteggiare le necessità sopratutto economiche dovute all'assenza di politiche assistenziali nel confronti delle categorie più svantaggiate.

Tenuto conto che è' compito di una "buona amministrazione" applicare o perlomeno avvicinarsi a quanto dichiarato esplicitamente dall'art.19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità dove si riconosce "il diritto di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone per favorirne l'integrazione e la partecipazione. Le persone con disabilità devono poter scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere; devono avere accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l'assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi impedendo l'isolamento e la segregazione, è' necessario che nel prossimo Consiglio Regionale della Liguria vi sia una voce forte e chiara, a sostegno dei diritti dei disabili e delle fasce sociali più deboli della Liguria e tra queste , in primo luogo, i disabili", bisogna cercare di porre essere un confronto con associazioni ed enti di tutela delle persone con disabilità, questo confronto deve portare a specifici interventi che realizzano il pieno inserimento sociale formativo, lavorativo e ricreativo, -lo dichiara Maurizio Viaggi candidato socialista nella lista del Pd che aggiunge - non dimenticando che l'obbiettivo finale è quello di assicurare a tutti la completa autonomia individuale.

Altro tema delicato sono le difficoltà di tante famiglie che hanno bisogno di maggiore sostegno per affrontare situazioni di handicap grave di loro congiunti e molte volte si tratta di famiglie con genitori anziani ,che possono contare su redditi bassissimi ed è quindi necessario che la Regione e le Istituzioni, facciano di più, anche in considerazione che la pensione di invalidità di 280 €, anche qualora fosse accompagnata dall'esigua indennità di accompagnamento, sarebbe del tutto insufficiente a far fronte alle spese

Pertanto, al fine di evitare il permanere o l'espandersi di sacche di povertà e di emarginazione bisogna promuovere iniziative, per quanto di competenza, sulla normativa regionale in materia di servizi sociali e sanitari, formulando pareri, osservazioni e proposte e collaborando le associazioni e con con il Dipartimento regionale sui problemi dell'handicap. .

Nel fare questo, se eletto in consiglio regionale mi avvalerò del contributo dei responsabili delle associazioni di tutela dei disabili, dei sindaci dei comuni della regione, della dirigenza ASL, dei compagni di partito e dei compagni eletti nelle istituzioni, che da tempo propongono iniziative consiliari in difesa dei diritti dei disabili, quali l'integrazione dei bambini disabili nelle scuole e la proposta di riforma a misura di disabile dello strumento indicatore reddituale Isee che ricordiamo dà il diritto a diverse prestazioni sociali e assistenziali; particolarmente attivo tra i gruppi consiliari di nostro riferimento è il gruppo consiliare " Sinistra unita per il socialismo europeo", del comune capoluogo, che sull'argomento ha presentato e fatto approvare diverse mozioni e odg, quali:

Mozione sulle "problematiche dell'integrazione degli alunni con handicap", con richieste di interventi da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale, dell'ASL 5 e della regione Liguria per facilitare l'inserimento dei bambini portatori d'handicap nelle scuole comunali, a questo doverosamente aggiungo che il nostro gruppo consiliare, fin da inizio consigliatura ha rinunciato ai soldi destinati ai gruppi per le loro attività istituzionali e li ha destinati interamente per agevolare l'integrazione dei bambini disabili nelle scuole materne ed elementari del comune.

Mozione assistenza domiciliare ai disabili per impegnare il sindaco ad operare in collaborazione con ASL 5 e Fondazione CARISPE, per garantire la continuità di un servizio domiciliare efficace destinato ai disabili.

Mozione Isee e disabilità (del 2014) contro la modifica del dcpm 159 penalizzante nei confronti dei disabili, nella quale oltre ad esprimere solidarietà e sostegno alla mobilitazione delle famiglie e delle associazioni contro la riforma dell'lsee che penalizza i disabili, ;invitare il governo a modificare il DPCM n. 159 del 2013 nella parte contestata e la regione Liguria a superare definitivamente la delibera sospesa e a lavorare alla costruzione di un nuovo provvedimento di concerto e in collaborazione .con le associazioni della disabilità, impegnava la Giunta Comunale ad attivarsi, costituendo un gruppo di lavoro mirato con un rappresentante del Comune, uno dell'ASL e uno delle associazioni della disabilità, per delineare una regolamentazione che preveda l'esenzione dalla presentazione dell'lsee per tutti i disabili gravi garantendo progetti individuali elaborati attraverso l'applicazione della classificazione ICF dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Odg delibera Isee (del 2015) dove, il consiglio comunale della Spezia impegna il Sindaco e la sua Giunta a farsi portavoce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presso il Ministro del lavoro per apportare le necessarie correzioni al DPCM n. 159 del 2013, secondo quanto dedotto Sentenze n. 2454/15, n. 2458/15, della terza Sezione del Tar Lazio; comunque di adottare provvedimenti in merito alle prestazioni sociali agevolate di competenza comunale il cui accesso è subordinato alla presentazione dell'ISEE, di determinare adeguate soglie di accesso alle prestazioni sociali agevolate rivolte alle persone con disabilità grave e non autosufficienti, affinché esse possano continuare ad usufruire di quei servizi che sono essenziali per la loro sopravvivenza e la loro dignità di vita; di coinvolgere in questa iniziativa anche il Consiglio Provinciale al fine di garantire l'accesso alle prestazioni sociali agevolate rivolte alle persone con disabilità grave e non autosufficienti ivi residenti.

Il partito socialista ha quindi da sempre le carte in regola per rivendicare un ruolo di primo piano in difesa dei diritti dei più deboli, e la regione liguria non può fare a meno dell'apporto e del contributo e delle idee che una rappresentanza socialista porta come valore aggiunto in consiglio regionale a coprire ritardi nelle battaglie di civiltà, ultimo tema che cito riguarda la chiusura dei ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e l'istituzione delle Rems, residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza sanitaria, i pazienti liguri in Opg con la chiusura andranno nelle Rems in un ex-Opg lombardo, con costi e aggravi per la sanità regionale, sarà mia cura e impegno personale lavorare affinchè anche nella nostra regione venga realizzata la struttura prevista dalla norma vigente.